È l’obiettivo che si è prefissato Gianluca Caputo, da trentatré anni nel settore, con il restyling del negozio di Mazzo di Rho, cintura nord ovest di Milano
Da 70 a 150 metri quadrati di estensione (nelle foto, principale e in basso, l'interno), una sala refrazione in più, strumentazione digitale di ultima generazione: si presenta così oggi Invista Point, centro ottico indipendente attivo dal Duemila, che nei mesi scorsi ha vissuto una ristrutturazione tale da implementare i punti di forza già esistenti. «Siamo centro di eccellenza Zeiss per quanto riguarda le lenti oftalmiche, in particolare le progressive, e centro di eccellenza Alcon per la contattologia, specificatamente per lac disposable toriche e multifocali: avevamo quindi bisogno di uno store più grande e funzionale - spiega a b2eyes TODAY Gianluca Caputo - Ci stiamo, inoltre, specializzando nella gestione del controllo della progressione miopica, utilizzando Stellest di Essilor: abbiamo seguito il loro percorso formativo, notiamo un’elevata sensibilità da parte dei genitori sul tema, ma rimane fondamentale la convinzione e la collaborazione del medico oculista, che deve visitare frequentemente e seguire costantemente il piccolo paziente, affinché i risultati siano pari all’importante investimento delle famiglie».
Diplomato al Bernini di Napoli, Caputo si è trasferito a 21 anni a Milano presso il Bonola, di fatto il primo centro commerciale in Italia, nella periferia nordoccidentale della città, e successivamente a Villasanta, una manciata di chilometri a nord di Monza. «Entrambi erano punti vendita a insegna Invista, attiva dall’88 e in quel periodo in pole position tra i brand milanesi con più negozi, quattro gestiti direttamente, ai quali se ne erano associati altri tre di ottici indipendenti – ricorda il professionista - Da un quindicina di anni i negozi Invista hanno proprietà individuali: nel nostro di Mazzo di Rho siamo quattro ottici abilitati, compreso mio figlio Andrea, alcuni dei quali anche con specializzazione in optometria».
La consolidata presenza sul territorio e l’elevata fidelizzazione della clientela non fa temere a Caputo i cambiamenti in atto nella filiera. «Nell’eyewear siamo partner del programma Stars di EssilorLuxottica, nel complesso trattiamo marchi commerciali ma anche tecnici o di design: manteniamo un rapporto di fiducia con i fornitori e crediamo in un mercato libero, dove tutti possono avere tutto, ma la differenza la fa la capacità di lavorare bene e di consigliare correttamente il cliente – sottolinea - Oggi l’ottico indipendente tradizionale è ancora più apprezzato, le specificità rispetto ad altre realtà del retail vengono ancora più notate e valorizzate: fondamentali, tuttavia, rimangono la formazione e la disponibilità ad aggiornarsi costantemente, oltre a un dialogo proficuo con la classe medica, che vedo particolarmente sensibile in tal senso soprattutto nelle nuove generazioni» (nella foto, in alto, da sinistra: Andrea Caputo, Susan Agnello, Gianluca Caputo e Luca Capelli).
A.M.
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